Dal forum del sito www.lauraproperzi.it
Su gentile concessione dell'autore, la maestra Laura, riportiamo alcune considerazioni sulla figura del "maestro unico".
"Naturalmente sono lieta che il forum del mio sito accolga opinioni diverse, a maggior ragione su una questione tanto attuale! Da parte mia, però, mi permetto di aggiungere una modestissima esortazione: nessuno di noi dovrebbe (dico dovrebbe poi fate come vi pare, sempre nel rispetto degli altri) dare per scontato che la propria opinione rispecchi quella della maggioranza. Anzi, anche se l'altrui opinione dovesse coincidere con quella che noi riteniamo sbagliata, pensiamo sempre che tutti i pareri abbiano la stessa dignità, se condivisi con intelligenza e motivazione.
Premessa a parte, se interessa a qualcuno esprimo il mio parere: ben venga l'insegnante unico alla scuola elementare (pardon, primaria). Lo trovo non valido, ma validissimo e non solo nei primi tre anni. Maturai questa convinzione come insegnante tanti anni fa ed ebbi modo di confrontare realtà di insegnamento molto diverse, sia con equipe composte da un solo insegnante che con le tre del modulo, sistema che mi vede da sempre fortemente avversa, anche se ci ho lavorato e sono andata d'accordo con le colleghe. Scelsi una scuola con insegnante unica per per i miei figli e la mia convinzione ha trovato sempre conferma positiva." "…aggiungo che non viene mai messo in luce il fatto che l'insegnante unico si trova a lavorare su UNA SOLA classe, e non su due come nel modulo. Questo sì che gli consente di prestare più attenzione ai bambini, di trovare tempo per parlarci e farli parlare, di capirne le esigenze, di realizzare collegamenti tra le discipline, di trovare opportune strategie di apprendimento... Io ammetto di non essere riuscita così bene a farlo quando il tempo incalzava e dovevo dividermi in due o tre classi, sebbene condividessi (quasi sempre) i principi educativo-didattici delle mie colleghe. Senza contare l' "angoscia" che provavo al pensiero di dover riproporre gli stessi argomenti nella classe parallela, due ore dopo. Per evitarla mi inventavo delle modalità di approccio diverse, ma... che inutile dispendio di energie! Ora che in una classe insegno italiano, matematica, scienze, arte e immagine, musica, tecnologia, motoria, trovo il tempo per svolgere tutto e in piena tranquillità, la stessa tranquillità che vedo riflessa nei visi dei miei alunni i quali, appena entro in classe, mi chiedono: - Maestra, oggi ci sei sempre tu, vero? Penso che proprio questo dia serenità agli alunni e li faccia stare tranquilli, la consapevolezza di poter disporre di tempi distesi e dell'attenzione della stessa persona che sta con loro per un tempo prolungato.
Dici che le materie si sono moltiplicate, alla scuola primaria, ma... il problema non sarà proprio questo? Condivido l'intervento del Ministro che auspica un ritorno all' essenziale e all'importante, nella scuola di base. (E poi, quante insegnanti ho sentito lamentarsi proprio del fatto che il tempo venisse disperso in mille insegnamenti "accessori"!)"
Premessa a parte, se interessa a qualcuno esprimo il mio parere: ben venga l'insegnante unico alla scuola elementare (pardon, primaria). Lo trovo non valido, ma validissimo e non solo nei primi tre anni. Maturai questa convinzione come insegnante tanti anni fa ed ebbi modo di confrontare realtà di insegnamento molto diverse, sia con equipe composte da un solo insegnante che con le tre del modulo, sistema che mi vede da sempre fortemente avversa, anche se ci ho lavorato e sono andata d'accordo con le colleghe. Scelsi una scuola con insegnante unica per per i miei figli e la mia convinzione ha trovato sempre conferma positiva." "…aggiungo che non viene mai messo in luce il fatto che l'insegnante unico si trova a lavorare su UNA SOLA classe, e non su due come nel modulo. Questo sì che gli consente di prestare più attenzione ai bambini, di trovare tempo per parlarci e farli parlare, di capirne le esigenze, di realizzare collegamenti tra le discipline, di trovare opportune strategie di apprendimento... Io ammetto di non essere riuscita così bene a farlo quando il tempo incalzava e dovevo dividermi in due o tre classi, sebbene condividessi (quasi sempre) i principi educativo-didattici delle mie colleghe. Senza contare l' "angoscia" che provavo al pensiero di dover riproporre gli stessi argomenti nella classe parallela, due ore dopo. Per evitarla mi inventavo delle modalità di approccio diverse, ma... che inutile dispendio di energie! Ora che in una classe insegno italiano, matematica, scienze, arte e immagine, musica, tecnologia, motoria, trovo il tempo per svolgere tutto e in piena tranquillità, la stessa tranquillità che vedo riflessa nei visi dei miei alunni i quali, appena entro in classe, mi chiedono: - Maestra, oggi ci sei sempre tu, vero? Penso che proprio questo dia serenità agli alunni e li faccia stare tranquilli, la consapevolezza di poter disporre di tempi distesi e dell'attenzione della stessa persona che sta con loro per un tempo prolungato.
Dici che le materie si sono moltiplicate, alla scuola primaria, ma... il problema non sarà proprio questo? Condivido l'intervento del Ministro che auspica un ritorno all' essenziale e all'importante, nella scuola di base. (E poi, quante insegnanti ho sentito lamentarsi proprio del fatto che il tempo venisse disperso in mille insegnamenti "accessori"!)"
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