venerdì 24 ottobre 2008

Lettera di una professoressa a sostegno del Decreto Gelmini

"Sono una prof di lettere di un Liceo in provincia di Bologna. Ho 33 anni di insegnamento alle spalle; ho fatto il ’68, ma non sono una vecchia rincitrullita, né una che vive per la scuola e fuori dal tempo. Sono, cioè, una delle tante che può parlare a buon diritto di istruzione e rinnovamento dei programmi! Voi studenti vi battete per il diritto allo studio, ma allora perché non studiate???Pensate che il diritto allo studio significhi semplicemente avere scuole facili, che garantiscono la promozione, aperte a tutti e gratis e non presupponga anche precisi e noiosissimi doveri?Ciò che voglio dire è che mi sembra abbiate ormai da un bel po’ di annetti voluto strumentalizzare ogni iniziativa presa dai vari ministeri succeduti nel tempo: sia di sinistra che di destra…Aprioristicamente, ciecamente…facendovi manipolare dai sindacati che se nel ‘68 erano forti e giusti, ora non sono più niente, né forti, né tanto meno giusti e soprattutto non rappresentano più nessuno se non se stessi. Possibile che non sia esistito e continui a non esistere un governo che ne faccia mai una di giusta per la scuola?!
“Evviva”.Evviva la normativa Gelmini (non è una riforma) che cerca di recuperare l’educazione e la cultura. Cultura: parola misteriosa che forse ha a che fare col nostro “didietro”. Voi studenti di oggi, la generalizzazione è d’obbligo, non sapete nemmeno cosa significhi studiare e impegnarsi: avete la promozione garantita da questa falsa democrazia che crede che dare tutto a tutti sia giusto, invece che profondamente sbagliato e diseducativo. Il diploma è di chi se lo merita. Di chi… aiutato, sostenuto, seguito dai proff e dall’istituzione scolastica che mette al suo servizio insegnanti di sostegno, corsi di recupero, di potenziamento, sportelli di ascolto, psicologi, libri gratuiti, sovvenzioni alle famiglie bisognose…di chi, dicevo, fa il proprio dovere applicandosi e non snobando tutto e tutti e va a scuola solo per socializzare.
Evviva i grembiuli alle elementari: non sono una forma di coercizione ridicola e superata dai tempi (sarebbe davvero un mezzo stupido!) ma un piccolo simbolo di riconoscimento, che stimola il senso di appartenenza a un gruppo, adottata in tutto il mondo, proprio come le divise delle nostre squadre di calcio. Ve li vedreste voi i giocatori del Milan indossare chi una maglia azzurra, chi una verde, chi una a strisce gialle??? Vogliamo manifestare anche per il loro colore???
Evviva il voto in condotta per evitare che continuiate ad essere veramente molto maleducati (parolacce a voce alta, spintoni ai proff per i corridoi, bestemmie e rispostacce a muso duro, gomme masticate fino a mostrare gli esofagi, solo per citare gli esempi più frequenti).
Evviva il maestro unico perché lo abbiamo avuto per cinquant’anni e non per questo siamo cresciuti scemi o frustrati.
Evviva il blocco ai caroselli dei libri di testo che cambiano ogni anno solo per far guadagnare gli editori e far spendere le famiglie.
Evviva una scuola in cui un prof possa sentirsi di nuovo “qualcuno” e non uno “stro***” o, se gli va bene, un idiota incompetente.Evviva una società in cui le mamme ricomincino a sgridare i figli perché hanno preso un brutto voto, invece che correre dai presidi a lamentarsi degli insegnanti. Voi siete persone che valgono e con un carattere ben definito, non esserini fragili, bisognosi sempre di essere protetti e giustificati: smettete di fare i piagnoni e assumetevi le responsabilità che finora avete demandato ad altri. Cominciate a pensare che se prendete 4 è colpa solo vostra, rimboccatevi le maniche e mettetevi a studiare.Detto tra parentesi io sono una prof molto amata e stimata, perciò al di sopra di ogni sospetto. Un saluto e un incoraggiamento a trovare davvero la vostra strada, ma quella giusta!"
I.R

2 commenti:

  1. Migliorare la scuola quindi significa tagliare i maestri e le ore di lezione? Affidare l'insegnamento dell'inglese alla scuola primaria a maestre formate da un corso di 150 ore? mi sembra il teatro dell'assurdo...

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  2. Con il decreto Gelmini la scuola verrà migliorata senza tagliare il numero di insegnanti. E' risaputo che nessun docente a tempo indeterminato verrà licenziato. Per quanto riguarda le ore di lezione, stare più tempo a scuola non significa imparare di più. Nella scuola primaria saranno le famiglie a scegliere il tempo scuola per i figli tra le 24, le 27 e le 30 ore con la possibilità di ulteriori ore (fino a 10) per il tempo mensa.
    Per l'insegnamento dell'inglese, i docenti laureati in scienze della formazione primaria studiano lingua e didattica all'università ed hanno quindi le competenze per insegnarlo. Gli altri docenti faranno il corso e chi lo affronta con consapevolezza e serietà saprà trarne il meglio. Dico solo che occorre essere disponibili a farlo per i nostri bambini perchè a scuola sono loro i protagonisti e noi insegnanti dobbiamo cercare di fare il meglio per loro.
    Tutto ciò non è assurdo..sono assurde tutte le falsità che si dicono sul decreto.

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